Franco Zeffirelli è stato insignito ieri a Villa Borghese del premio alla carriera, nel corso di una serata organizzata dal Roma Film Festival. Il regista, che ha ricevuto il riconoscimento da parte del Presidente della Regione, Renata Polverini, ha dichiarato: “Posso affermare con convinzione, che ognuno dei miei film è stato come fare un figlio. L'ho prima voluto, partorito, fatto crescere e lasciato andare. Un vero atto d'amore. Quindi non posso dire se ce ne è uno che preferisco. Ma forse quelli per cui ho provato più trasporto e tenerezza sono stati proprio quelli che hanno avuto meno successo. Uno su tutti Storia di una Capinera. Un film che ha fatto emozionare, tanti ma allo stesso è anche stato oggetto di feroci critiche da chi forse non lo aveva veramente capito. Finalmente, questo omaggio è arrivato, anche perchè diciamocelo un premio alla carriera non si nega a nessuno. E lo confesso mi rende felice”.
Zeffirelli ha poi lanciato un messaggio ai giovani: “Non bisogna invecchiare mai. Perchè oggi ci sono dei ragazzi che sono già anziani dentro, mentre c'è gente molto in là con gli anni che è rimasta giovane. Io nei miei film ho fatto da padre a tanti ragazzi che mi hanno contaminato con la loro voglia di vivere. E sono invecchiato forse più lentamente. Ma se hai forza e talento, nessuno ti può fermare. Solo la vecchiaia”.
Zeffirelli ha poi lanciato un messaggio ai giovani: “Non bisogna invecchiare mai. Perchè oggi ci sono dei ragazzi che sono già anziani dentro, mentre c'è gente molto in là con gli anni che è rimasta giovane. Io nei miei film ho fatto da padre a tanti ragazzi che mi hanno contaminato con la loro voglia di vivere. E sono invecchiato forse più lentamente. Ma se hai forza e talento, nessuno ti può fermare. Solo la vecchiaia”.